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Kevin Costner, l'ipoteca sulla casa e le stroncature: “Horizon non è un flop. Perché è un film che resterà"

Così Kevin Costner risponde alla nostra domanda, come si vede nel video, sull’insuccesso riscontrato al cinema dal primo capitolo della sua saga “Horizon - An American Saga”

di Laura Rio   
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 “E’ vero, il primo capitolo di Horizon non è stato accolto come speravo. La stessa cosa accadde con “Fandango” quando uscì in sala. Purtroppo viviamo in un’epoca in cui un film viene giudicato in base ai primi risultati. Ma credo che il modo migliore per giudicarlo sia la durata nel tempo. Vorrei che Horizon facesse riflettere ma anche commuovere, che possa essere condiviso con i propri figli che, a loro volta, dovrebbero condividerlo con i loro figli".

Così Kevin Costner risponde alla nostra domanda, come si vede nel video, sull’insuccesso riscontrato al cinema dal primo capitolo della sua saga “Horizon - An American Saga”: poco più di 30 milioni in tutto il mondo, tanto che la seconda parte annunciata per la metà di agosto è stato rimandato a data da destinarsi. A dargli speranza il fatto che sta invece avendo successo in streaming: negli Stati Uniti è tra i titoli più visti on demand. L’attore analizza il percorso della sia quadrilogia di cui è autore, produttore e attore sulla conquista del west e l’epopea del sogno americano fondato sul sangue, le lotte, le ipocrisie e la distruzione di intere civiltà in una conferenza stampa nella sede della regione Calabria. Ha scelto il Magna Grecia Film Festival per accompagnare e rilanciare in Italia il film (interverrà mercoledì sera 31 luglio alla proiezione a Catanzaro Lido) e per passare qualche giorno di tranquillità nelle belle località di mare dello Ionio. Per nulla irritato dallo scarso risultato in sala, spiega: “Ho assoluta fiducia nel mio progetto. Naturalmente Horizon 2 uscirà al cinema: ci ho messo i miei soldi ed è stato realizzato per il grande schermo. E così il terzo e il quarto. Oggi si fanno troppi film sull’onda del successo, si vede come va e poi in caso si fanno i sequel. Io voglio fare le cose che desidero, come stanno nella mia testa, e spero che crescano e restino nel tempo”.

Ha investito 40 milioni del suo patrimonio

L’attore è talmente convinto della forza della sua pellicola (presentata fuori concorso a Cannes dove è stato elogiata ma anche stroncata) da averci investito 40 milioni di dollari del suo patrimonio personale, ipotecando le sue case e quelle dei figli, perché le major non volevano rischiare. Ma perché ha voluto raccontare ancora la frontiera americana, dopo i tanti film che ne sono stati fatti? “L’America era una terra leggendaria in cui costruire una nuova vita per gli europei. Il dramma è che lì, da migliaia di anni, vivevano civiltà che sono state eliminate e saccheggiate. Non dirò che sono imbarazzato dalla Storia del mio paese, ma è fondamentale raccontare tutte le storie che lo riguardano”. 

di Laura Rio   
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