Ignazio Moser, la nuova scommessa come attore e una certezza: Cecilia Rodriguez
Figlio d’arte, in tutti i sensi, dell’ex campione di ciclismo Francesco Moser, debutta sul grande schermo nel film InFiniti
Uomo da copertina e da reality (all’attivo da concorrente un Grande Fratello Vip e una Isola dei famosi, nel 2017 e nel 2021, entrambi condotti da Ilary Blasi), Ignazio Moser, a 31 anni, è ormai un volto televisivo riconosciuto. Piaccia o non piaccia. Figlio d’arte, in tutti i sensi, dell’ex campione di ciclismo Francesco Moser, ha provato a seguire le orme paterne, facendo risultati anche importanti nel medesimo sport, prendendo parte, tra l’altro, ai Mondiali del mondo su pista nel 2013, per poi decidere ad un certo punto di dedicarsi ad altro, percorrendo altre strade. Si è proposto così in altri modi, entrando nell’universo nel gossip mediatico, grazie alla storia d’amore importante con Cecilia Rodríguez, a cui ha fatto già la proposta di matrimonio, e che si dovrebbe concretizzare la prossima primavera.
Ma la scommessa adesso arriva dal cinema, grazie ad un debutto sul grande schermo. La pellicola è InFiniti (in sala dal 21 settembre con A.C. Productions) diretta da Cristian de Mattheis, co-autore anche del soggetto e sceneggiatura insieme a Federica Andreoli, presentato proprio durante la Mostra di Venezia. Una storia dove i protagonisti sono però Roberta e Davide, insieme e felici da quattro anni, lui in cerca di affermazione come pittore, lei ritrovatisi (nonostante la passione letteraria) a lavorare come agente immobiliare, sullo sfondo della Recanati “leopardiana”. Un tradimento, porterà però lei a interessarsi di un altro, Lorenzo, commesso in un supermercato, interpretato da Ignazio Moser, caratterizzato da un tatuaggio dal simbolo dell’infinito. Un film che parla di relazioni, poli opposti, di scelte e conseguenze, con un cast variegato e giovane, da Francesca Loy, Federico Le Pera, Gabriele Rossi a Michela Persico.
“Non mi sento né un attore, né un grande nome”, ci racconta Moser. “Ho accolto questa esperienza col massimo dell’entusiasmo, l’ho voluta e mi ci sono buttato, come in tutte le cose che scelgo di fare a capofitto. Mi ha formato, anche perché il mondo del cinema è un ambiente particolare, molto assestante, che ti proietta in un’altra dimensione. Lo dico con le dovute proporzioni, ma lo rifarei”. E a sentirlo parlare, sempre con la consueta posatezza, si scopre a telecamere spente una persona semplice, aperta, curiosa di ciò che lo circonda, per nulla timorosa di quello che il presente gli sta regalando. E lui si prende tutti i rischi del caso, lo sa. “L’impulsività è il mio tratto positivo e negativo, è un po’ una doppia faccia della stessa medaglia. Non sono un indeciso, una cosa va o viene per me. In questa fase della mia vita, di scoperta, a 30 anni non mi voglio precludere niente, ogni occasione la valuto per poter crescere in qualche modo. L’ho messo in conto, contro la mia famiglia, quando ho deciso di fare i reality, o contro altri ambienti, quando ho deciso di smettere di correre: di solito faccio quello che mi sento”.
Il perno, il baricentro di tutto, rimane però una persona, Cecilia Rodríguez, con la quale ormai condivide tutto, proteggendola (e proteggendosi), quando possibile, in un certo lato personale e privato. Una coppia esposta sì, che piace, viene seguita, ma anche discreta, mai fuori dalle righe, e che ora guarda al futuro. “Ero in macchina con lei quando mi ha contattato il regista”, continua Moser. “È stata la prima ad appoggiarmi, conoscendomi bene sapeva che lo avrei fatto al massimo delle mie possibilità. Grazie alla sua guida, alla sua esperienza maturata, tramite tutta la sua di famiglia, mi ha permesso di intraprendere questo mondo con un occhio già diverso. Le sarò per sempre grato. Cecilia è sempre stata molto esposta, però è riuscita a custodire una parte di vita privata per sé stessa e per le persone a cui lei vuole bene, solo a quelle che vuole trasmettere certe cose”.