Golden Globe: "Oppenheimer" distrugge "Barbie" la grande delusione. Male Garrone, decolla "Povere Creature!"
Nolan premiato come migliore regista, così i suoi attori, e lanciatissmo verso l'Oscar. Solo premi minori per il film fenomeno femminista della Gerwig
Sarà la volta buona che Christopher Nolan andrà a vincere l'Oscar come migliore regista, fin qui sempre negato dall'Academy che lo ha sempre considerato soprattutto un bravissimo tecnico ma non un vero autore. Oppenheimer, il monumentale film sul distruttore di mondi, lo scienziato determinante per lo sviluppo della bomba atomica, domina la serata di premiazione finale dei Golden Globe 2024 e vince come migliore film (a pari merito con il chiacchieratissimo Povere creature! di Lanthimos). Nolan vince anche come migliore regista e i suoi due interpreti principali, Cillian Murphy e Robert Downey Jr. si portano a casa il riconoscimento come migliori attori. Sparisce quasi del tutto dalla premiazione l'altro film fenomeno dell'anno, il Barbie di Greta Gerwig, premiato solo per la migliore canzone firmata da Billie Eilish, e per il migliore incasso.
Gli altri vincitori
Come migliore attrice la spunta Emma Stone, sorta di bambola-freak-frankenstein al femminile nel discusso e atteso Povere creature! di Yorgos Lanthimos. Gli altri interpreti premiati in questa 81ma edizione dei Golden Globe sono Lily Gladstone per Killers Of The Flower Moon di Scorsese (toccante il suo discorso, lei nativa americana, sulle violenze subite dalla comunità Osage negli Usa) e Paul Giamatti per The Holdovers - Lezioni di vita diretto da Payne.
Film in lingua straniera, battuto Garrone
Delusione per il cinema italiano che continua a puntare fortissimo sul consenso internazionale fin qui raccolto da Io, capitano di Matteo Garrone. La pellicola è stata battuta alla premiazione finale dal francese Anatomia di una caduta, vedremo se questo momento di empasse avrà conseguenze nella corsa agli Oscar.
Le serie tv premiate
Come prevedibile, la serie televisiva Succession di cui si parla da mesi e con altissimi ascolti in streaming ha sbaragliato la concorrenza, portandosi a casa quattro premi. Fra le serie commedia va alla grande The Bear che vince anche con i suoi attori, Netflix piazza il suo colpaccio e si porta a casa il Globo per la migliore miniserie con The Beef. Una cerimonia nel complesso sobria e per diversi commentatori sottotono. Niente tirate politiche, diversi riferimenti ormai ovvi alla parità di genere, ai diritti femminili e alle battaglie gender ma senza passaggi esplosivi, deludente la conduzione del comico di origine filippina Joy Koy che ha fatto rimpiangere altre celebri "aperture" come quella divertentissima i Jimmy Kimmel o quella, in altro contesto ma simile, incendiaria di Ricky Gervais. Mentre Nolan si gode il suo trionfo e il suo film con i rivali proseguono la corsa verso gli Oscar, fra pochissimo sapremo chi ha sbancato gli Emmy, gli altri oscar della tv, con un The Last Of Us lanciatissimo verso l'en plein.