"Ero una bimba" sul set del terribile "L'esorcista". Linda Blair, i retroscena e la morte di Friedkin
Con la scomparsa dell'autore di quel film shock l'attrice è tornata a parlare di lui e del lavoro assieme. Spiazzando tutti ancora una volta
Ora che Bill non c'è più, ora che è scomparso da qualche giorno e il cinema ha perso uno dei suoi grandi maestri, restano i racconti. Di com'è stato lavorare con lui, trovarsi poco più che bambina sul set di uno dei film più spaventosi di sempre. L'esorcista arrivò nel cuore vivo della società alla fine della finta stagione dei sogni pacifisti e hippy e mentre la protesta giovanile, gli scandali politici e la guerra del Vietnam imponevano un crudo bagno di realtà agli Usa e al resto del mondo. Fu shock, scandalo ed enorme successo. Al centro del quale c'erano Linda Blair, giovanissima attrice, e Bill, cioè Friedkin, regista già premio Oscar e affermato.
La testimonianza di Linda Blair
La Blair è diventata così la piccola Regan, la ragazzina che comincia a comportarsi in modo strano e inquietante e che poi sente esplodere dentro di sé tutto il Male. Quello che travolgerà la sua famiglia già incrinata, che manderà sotto shock medici e psicologi (la prima parte del film, quella con gli esami clinici, è forse la più agghiacciante) e costringerà al supremo atto di fede e di sacrificio due preti molto diversi. L'anziano padre Merrin interpretato da Max Von Sydow, tutto ortodossia e metodo spiritule, e il giovane e "scientifico" padre Karras, dalla fede in crisi e minato dalla morte della madre e da una collana con pendente il cui significato si spiegherà solo alla fine del film. In questo controverso capolavoro horror a Regan-Linda Blair succedono le cose più tremende. Ma l'attrice anche in occasione della morte di William Friedkin è tornata a parlare di lui con gli stessi termini di amore ed entusiasmo con cui lo aveva fatto in precedenza: "Era un regista incredibilmente intelligente, innovativo e coraggioso. Non aveva paura di osare. Ha cambiato la mia vita per sempre. E' stato il mio scopritore, amico, regista, mi ha protetta".
Un orrore mai visto prima, un legame più forte di tutto
Miglior regista, Best Director. Così Linda Blair ha detto di aver chiamato il primo cavallo fra i tanti animali che ha e a cui si dedica con la sua organizzazione, e che le regalò proprio Friedkin per offrirle un'oasi di pace e di protezione dai contraccolpi de L'esorcista e della celebrità improvvisa. "Ha capito il mio bisogno di rimanere con i piedi per terra, mi ha ferocemente protetta dalle folle impazzite dopo l'uscita del film". La Blair è rimasta imprigionata per sempre in questo ruolo così forte, ha continuato a lavorare ma senza mai trovare ruoli al cinema e in tv che potessero cancellare del tutto quello della piccola Regan devastata dal Male e salvata in extremis da padre Karras. Ore estenuanti di trucco, per lei, trasformata in mostro. Effetti speciali che quasi 50 anni fa erano innovativi, come le protesi che sparavano vomito verde a base di zuppa di piselli. Il sonoro inquietante, la messa in scena dominata dal freddo, perché ha freddo l'essere umano che perde se stesso e il senso del Bene, della spiritualità, di Dio. Pensando di trovarne la sostituzione in un mondo tutto fatto di tecnologia e razionalismo. Film tremendo, set protetto con Linda trattata con ogni delicatezza e rispetto da Bill. Che non c'è più.