Conclave: perché è corsa a vedere il film con i retroscena, gli intrighi e un colpo di scena shock
Vincitore di molti premi, e di due Oscar, il lavoro di Edward Berger ci porta dentro le manovre di potere alla morte del pontefice. E la volontà di Dio?

Tutti cattolici, anche quelli che non lo sono mai stati o coloro che hanno vissuto l'appartenenza a una delle maggiori religioni del mondo a distanza, con la presenza a qualche messa e a un po' di catechismo. E tutti affascinati e incuriositi dalla ritualità antica e profonda che si sprigiona dalla morte del capo della Chiesa. Per questo Conclave nelle ultime ore è diventato il film più cercato e guardato in streaming (è già presente in alcune piattaforme). Perché si torna a esplorare, in un'opera di fiction che ha corso ai recenti Oscar, le trame, gli intrighi, le manovre di potere per la successione papale post mortem. E ci si immerge in un mondo di stanze segrete, porpore, vessilli, insegne, con una terminologia insieme antica e raffinata che contiene la volontà di potenza. Così come in queste ore è diventata collettiva (e un po' morbosa) la curiosità alimentata dai media per l'ostensione, la rottura dell'anello del pescatore, le fasi di "funzionamento" del conclave.
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I retroscena in un film da Oscar
Già disponibile su Apple TV, Prime Video, Timvision e dal 5 maggio su Sky, Conclave di Edward Berger ha spopolato ai Bafta (gli Oscar inglesi) e ai Sag, è stato proclamato film col miglior cast corale dai critici e ha concorso in molte categorie ai recenti Oscar (in nomination anche Isabella Rossellini) per poi portarsi a casa la stautetta per la migliore scneggiatura orginale. E dentro questo film, con un cast sontuoso (da Ralph Fiennes a Stanley Tucci a John Litgown ma c'è anche Sergio Castellitto) c'è tutto quello che anche il più ateo degli atei va a frugare quando muore un pontefice. E' come spiare fra i tendaggi e i velluti pesanti dove il potere porporato più alto rifà se stesso. Le manovre, le divisioni interne, le fazioni, le mosse crudeli e scorrette fino al reato di simonia, cioè la compravendita dei voti cardinalizi.
Sei scrutini e un colpo di scena finale shock
C'è di tutto in conclave. Non solo la politica che indossa la toga fra marmi, arazzi e mobili di antico e raffinatissimo artigianato, ma la corruzione, i colpi bassi, i segreti taciuti che vengono a galla e perfino l'attacco terroristico kamikaze che insanguina Roma durante i lavori per l'elezione del nuovo Pontefice. L'incubo di ogni responsabile della sicurezza in ore come queste, in cui la salma di Bergoglio viene trasportata da un luogo all'altro, fino al saluto finale da parte di centinaia di milioni di fedeli e autorità di tutto il mondo. Ci vorranno sei scrutini e altrettante fumate nere, nel film Conclave, perché si arrivi all'elezione del nuovo Papa chiamato Innocenzo XVI. Ma una visita medica annullata all'ultimo momento rivelerà il segreto shock che questo nuovo Papa porta con sé. E no, non si tratta dell'ormai solito ripiego sulle tematiche "arcobaleno". C'è qualcosa di diverso e di specifico, che diventa una beffarda riflessione di ciò che Dio ha fatto così in Natura, e di come il capo della Chiesa ci debba avere a che fare in prima persona. Sfide che lo stesso Bergoglio, con i suoi modi spesso netti e "di strada" aveva visto tutte, e che metteranno ad una prova ancora più dura una Chiesa che il Papa defunto aveva trovato "sfrangiata", come ha confermato il cardinale Gianfranco Ravasi dopo la sua morte.