Banfi ricorda Villaggio: "Faceva schifezze atroci, come quella volta del cous cous"
L'attore, 80 anni, in una lunga intervista non fa fatica a usare belle parole per l'amico scomparso di recente, non tralasciando di citare qualche simpatico aneddoto sul loro fortunato sodalizio
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FantozziIl primo film della "saga" fu una vera fucina di battute, a cominciare da quel "Com'è umano lei..." che dimostra la natura del protagonista e della fauna umana che gli gira intorno.
Il secondo tragico FantozziIl ragionier Fantozzi non potrà vedere la partita di calcio Inghilterra - Italia in diretta da Wembley, perché l'azienda lo chiama a più alti doveri: la proieizione del film La corazzata Potemkin.
Fantozzi contro tuttiIl ragionier Fantozzi non può star tranquillo neanche a casa! La moglie Pina si è infatti invaghita di un altro uomo.
SuperfantozziPaolo Villaggio e il ragionier Fantozzi ripercorrono la storia dell'umanità in chiave umoristica sulla falsariga de La pazza storia del mondo di Mel Brooks...
Fantozzi in ParadisoNonostante il forte legame con la moglie Pina e la figlia Mariangela, Fantozzi non è immune dal fascino della signorina Silvani (Anna Mazzamauro)...
Fantozzi, Paolo Villaggio Fantozzi subisce ancoraPer il ragioniere non c'è mai pace! In questo film gli succede anche questo: per riavere la sua virilità, "scrisse una supplica al Presidente della Repubblica. Solo grazie a questo alto intervento, venne d’autorità reintegrato della propria preziosa attrezzatura di piacere, che stava per essere trapiantata come dito mignolo del piede sinistro ad un falegname della Val di Susa…"
Fracchia la belva umanaNon solo Fantozzi: come dimenticare Paolo Villaggio nei panni di Giandomenico Fracchia...
... e il suo dialogo con il commissario Lo Gatto, interpretato da Lino Banfi?Cara belva umana, adesso per te saranno volatili per diabetici.Ma è un quiz?Saranno c...i amari!
(KIKA) - MILANO - Pochi attori come Paolo Villaggio, deceduto il 3 luglio 2017, e pochi personaggi come il suo ragioner Ugo Fantozzi, sono entrati nella cultura collettiva del nostro Paese. Atteggiamenti, caratteri, ma soprattutto battute che sono entrate a far parte del nostro costume sociale, diventando proverbiali: come quel giudizio sul film La Corazzata Potempkin, "una ca...ta pazzesca!"
Abbiamo riunito le battute e le citazioni più famose dei film più noti di Paolo Villaggio e dei personaggi che hanno affiancato quelli interpretati dall'attore genovese: il ragionier Filini, la signorina Silvani, ma anche il commissario Lo Gatto di Lino Banfi.
Volete fare un tuffo nella nostra memoria collettiva? Non avete che da sfogliare la nostra gallery!
Le comichePaolo Villaggio e Renato Pozzetto ripropongono una versione riveduta e corretta delle comiche del cinema muto. Ecco una delle battute più famose:Renato: Come dice il famoso proverbio se la montagna non va a Maometto...Paolo: ...Maometto va al mare... non mi ricordo più com'era...
E’ trascorso un mese dalla sua morte, ma il ricordo di Paolo Villaggio vive nella memoria di chi con lui ha condiviso carriera ed emozioni. Tra questi Lino Banfi, che ha recitato spessissimo con Paolo Villaggio, in film che hanno avuto grande successo ai botteghini, da "Fracchia la belva umana" a "Pompieri", passando per "Grandi Magazzini". L'attore, 80 anni, in una lunga intervista a "Il Fatto Quotidiano" per il film "La voce di Fantozzi" non fa quindi fatica a usare belle parole per l'amico scomparso, non tralasciando di citare qualche simpatico aneddoto sul loro fortunato sodalizio.
"Mi costrinse ad ingurgitare un cous-cous disgustoso"
Banfi ricorda ad esempio di quella volta in cui , durante le riprese del film “Come è dura l’avventura”, Villaggio lo portò davanti a una bancarella lurida, coperta da mosche. “Lui faceva schifezze atroci e mi costrinse a ingurgitare un cous-cous disgustoso, che lui mangiò con gusto. Dopo gli ho chiesto: “Ti è piaciuto davvero?”. “Macchè, era ‘na cacata!”. “E allora perché te la sei mangiata?”. “Così”, m’ha risposto. Era fatto così”. Inutile dire che poi Banfi si sentì malissimo. Ma nell’intervista preferisce non entrare nei dettagli.
"Ecco perché appuntamenti non gliene do"
Tra le cose in comune, ce n’è una che Banfi ama ricordare. “Eravamo due virtuosi delle pause – racconta. I più bravi di tutti. Sono fondamentali nella comicità – spiega – più del fisico obeso o della battuta spiritosa”. Detto questo, Banfi giunge alla conclusione che sì, proprio per questa dote, dovrebbero conferir loro la laurea “Honoris pausa”. Un sodalizio felice quello tra i due attori “rovinato” - si fa per dire – da un’unica pecca: la scarsa puntualità di Villaggio. “Io sono capace di arrivare mezzora in anticipo, chiarisce Banfi. Lui al contrario”. Per questo, rivolgendosi direttamente all’amico che non c’è più dichiara: “Caro Paolo, appuntamenti non te ne do”.