Antonio Albanese e il cappotto "magico" di Epifanio: aneddoti e risate per festeggiare i 60 anni di un grande attore
Il 10 ottobre spegne sessanta candeline uno dei comici più amati e versatili del panorama italiano. Ricordiamo i personaggi più celebri
Il 10 ottobre spegne sessanta candeline uno dei comici più amati e versatili del panorama italiano: Antonio Albanese. Una carriera lunga e ricca di successi, costellata da personaggi indimenticabili che hanno fatto ridere generazioni. Da Cetto La Qualunque a Epifanio Gilardi, passando per Pacifico, Pier Piero, Alex Drastico e tanti altri, Albanese è riuscito a creare un universo comico tutto suo, capace di ironizzare sui vizi e le virtù degli italiani.
Da Zelig al grande schermo
La sua avventura nel mondo dello spettacolo inizia negli anni '90, quando esordisce allo Zelig di Milano. "Il Tg delle vacanze", il "Maurizio Costanzo show" e il varietà "Su la testa!" (condotto da Paolo Rossi) lo fanno conoscere al pubblico televisivo ma il successo arriva con "Mai dire Gol" della Gialappa's Band dove nascono i suoi personaggi più celebri tra cui Epifanio Gilardi. Quest'ultimo, in particolare, diventa ben presto il suo alter ego più celebre.
La nascita di Epifanio: un aneddoto curioso
Ma come è nato uno dei personaggi che abbiamo amato di più? Un gesto impulsivo, un cappotto rubato e un'intuizione geniale. "Stavo frequentando l'accademia di arte drammatica. Vado in sartoria e vedo questo cappotto. Lo prendo, metto una sciarpa, degli occhiali e costruisco Epifanio, aveva raccontato Albanese da Fazio. Faccio una serata in un cabaret (di nascosto, perché per gli allievi dell'accademia era proibito lavorare) e porto via il cappotto. Il giorno dopo mi chiama il direttore dell'accademia e mi dice: 'Cosa hai fatto ieri sera? Ti ho visto, e quel cappotto era mio'. Era della madre, lo aveva lasciato lui in sartoria. Io pensavo mi mandasse via invece mi dice 'Bravo'. Il cappotto poi me lo sono tenuto".
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Un percorso ricco di successi
Da quel momento in poi, la carriera di Albanese è stata un crescendo continuo. L'esordio al cinemqa è del 1996 con "Uomo d'acqua dolce" (che dirige e interpreta), cui seguono "Vesna va veloce" di Carlo Mazzacurati e "La fame e la sete". Nel 2011 dirige e interpreta "Qualunquemente" che trionfa al botteghino grazie all'interpretazione del suo Cetto La Qualunque. Poi arriveranno i vari "Mamma o papà?" e "Come un gatto in tangenziale 1 e 2.
Nel curriculum di Albanese non manca nemmeno il teatro che lo ha visto impegnato anche in regie di opera come le ultime per "Gloria" (al Teatro Lirico di Cagliari) e "Rigoletto" (al 100° Arena Opera Festival).
Un compleanno da festeggiare
Oggi, mentre spegne 60 candeline, Antonio Albanese può guardare con orgoglio alla sua lunga e brillante carriera. Un'occasione per ringraziarlo per tutte le risate che ci ha regalato e per augurargli tanti altri anni di successi.