Woody Allen e l'addio al cinema? La verità è un'altra. Le parole del regista

Negli Stati Uniti i suoi film vengono distribuiti sempre meno e, dopo le nuove accuse di molestie alla figlia adottiva Dylan mossegli dall'ex compagna Mia Farrow, anche molti dei “suoi” attori lo hanno rinnegato

TiscaliNews

Woody Allen smentisce: "Mai detto che vado in pensione". Dopo l'intervista a un giornale spagnolo che ieri ha fatto il giro del mondo, l'86enne regista americano ha fatto diffondere una precisazione ufficiale. "Non ha mai detto che si ritira, ne' ha detto che sta scrivendo un altro romanzo. Ha detto che stava pensando di non fare film perche' fare film che vanno direttamente o molto velocemente in streaming non lo diverte, visto che e' uno che ama l'esperienza del cinema al cinema". Nel comunicato si aggiunge che Woody "non ha al momnento intenzione di andare in pensione ed e' molto eccitato di essere a Parigi a girare il suo nuovo film, che sara' il 50esimo della sua carriera". L'equivoco sembra essere nato da una frase del regista al giornale 'La Vanguardia'.

La frase equivoca

A proposito del film 'Wasp 22', Woody avrebbe detto: "La mia idea, in linea di principio, e' di non fare piu' film e concentrarmi nella scrittura". Non e' la prima volta che Woody Allen esprime pensieri di questo tenore. A fine giugno, in una conversazione video su Instagram con Alec Baldwin, il regista aveva detto che girare film pnon gli piaceva piu' "ora che non si esce piu' nelle sale". L'obiettivo dell'attore era stato allora la promozione di 'Zero Gravity', l'ultima raccolta di racconti pubblicata negli Usa da Skyhorse, una casa editrice specializzata in autori "difficili". Composto di brani scritti anni fa per il settimanale 'New Yorker' e altri durante la pandemia, il volume in Italia e' uscito con "La Nave di Teseo", ma negli Stati Uniti era stato virtualmente ignorato. Piu' o meno come 'Rifkin's Festival', il film n. 49, che aveva fatto tonfo a fine gennaio durante una presenza lampo nelle sale americane.

Aspettando il nuovo “thriller romantico e velenoso”

Il suo film più recente è Rifkin's Festival, che ha incassato solo 2,3 milioni di dollari, raggiungendo gli Stati Uniti in una versione limitata. MPI Media Group ha distribuito il film, dopo la decisione di Amazon Studios di mettere fine all'accordo di distribuzione siglato con Allen nel 2019. All'inizio di quest'anno, Allen ha descritto l'imminente Wasp 22 come "una sorta di thriller romantico velenoso", paragonandolo al suo Match Point del 2005. Le riprese del film dovrebbero essere girate a Parigi con un cast tutto francese.

Il voltafaccia dei “suoi” attori

Negli ultimi anni, il regista è finito nuovamente nel mirino per le accuse di molestie alla figlia adottiva Dylan mossegli dall'ex compagna Mia Farrow. Allen ha sempre negato le accuse e ha continuato a lavorare. Da allora molti attori e registi hanno preso le distanze da Allen, arrivando addirittura a scusarsi con il pubblico di aver lavorato con lui in passato e rifiutandosi di farlo in futuro. Alcuni hanno pure devoluto il loro cachet ad associazioni contro la violenza sulle donne.

Dalla cinepresa alla narrativa

Nella sua lunga carriera, Allen ha ricevuto la cifra record di 16 nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura. Ha vinto quattro Academy Awards, di cui uno come miglior regista per Io e Annie del 1977. Nonostante il grande successo, Allen ha sempre evitato le cerimonie di premiazione.
Dedicarsi alla scrittura non sarebbe una novità per lui. La sua opera scritta, al momento, nasce dalla trascrizione dei suoi monologhi e da molti racconti che l'autore ha pubblicato su quotidiani nel corso degli anni, integrata con inediti. A questi si aggiunge la collaborazione con il fumettista Stuart Hample per la striscia Inside Woody Allen, che racconta la vita (romanzata) del "personaggio" Woody Allen.