Valentina Nappi è la Queen Kong delle Ragazze del porno
"Il porno è libertà, casomai il problema in Italia sono certe madri e le femministe". Ce lo aveva detto chiaramente in una intervista, la pornostar italiana attualmente più famosa nel mondo. La stessa che filosofeggia sulle pagine di MicroMega, tra gli strali degli (e soprattutto delle) intellettuali radical chic affini ad una certa sinistra. Ora Valentina Nappi unisce il suo progetto di liberazione dall'ipocrisia e dagli stereotipi sessuali a quello del collettivo Le ragazze del porno. Pronte a presentare il primo cortometraggio realizzato tutto al femminile e con uno sguardo sulla materia ben diverso da quello, solito, maschile. Il film si intitola Queen Kong ed è solo la punta dell'iceberg.
Un autunno caldo - Queen Kong sarà presentato ufficialmente in autunno e farà da apripista ale altre realizzazioni delle Ragazze del porno. Diretto da Monica Stambrini, il corto con protagonista Valentina Nappi (per il quale si sono presentati a Milano ed in altre location schiere di coraggiosi candidati) sarà abbinato al primo lungometraggio del collettivo, diretto da Lidia Ravviso e Slavina, e un terzo progetto in stop-motion di Regina Orioli, che molti ricorderanno anni fa attrice per Carlo Verdone e nel cast di attori di Ovosodo, di Paolo Virzì. La squadra al completo de Le ragazze del porno comprende le attrici, videomaker e registe Regina Orioli, Anna Negri, Roberta Torre, Lidia Ravviso, Tiziana Loporto, Emanuela Rossi, Slavina, Monica Stambrini, Emanuela Rossi, Titta, il duo Industria Indipendente, Federica Sozzi e Lilith Primavera.
La donna-satiro - Nel film Valentina Nappi interpreta una donna-satiro fra l'umano e il bestiale: a creare l'illusione del personaggio mitologico con una protesi per gli effetti speciali sarà Andrea Leanza, impegnato in questi giorni anche nel remake di Ben Hur. "Il personaggio di Valentina - ha spiegato la regista Monica Stambrini - rappresenta una femmina che non risponde ai canoni di bellezza, che non pensa a farsi guardare ma a prendere". Prende corpo il progetto de Le ragazze del porno, quindi, a partire dal manifesto estetico promulgato dall'autrice svedese Mia Engberg, nel 2009, poi sottoscritto dal collettivo italiano. Una eloquente serie di "al diavolo" che colpisce tutto l'immaginario che ruota attorno al porno e alla rappresentazione del corpo e del piacere femminile. E d'altra parte, dalle serie tv americane ai film d'autore, il cinema degli ultimi anni flirta sempre più spesso con l'hard, i casi Nymphomaniac e La vita di Adele sono solo due spie di una tendenza in pieno divenire.