Lillo e Greg idoli delle donne al cinema. E su LOL Greg è categorico: “Non è nelle mie corde”
I due comici, al cinema dal 14 aprile con il film Gli idoli delle donne, parlano dei segreti per conquistare l’altro sesso e se il loro equilibrio è cambiato dopo il successo di LOL
Lillo & Greg ritornano insieme al cinema con Gli idoli delle donne (dal 14 aprile) e finalmente anche a teatro con Gagmen Upgrade. La coppia comica alla ribalta da quasi trent’anni è pronta a farvi ridere tra cavalli di battaglia, nuovi sketch e avventure cinematografica. Nel film, firmato insieme a Eros Puglielli, li vedrete nei panni di un gigolò in crisi (Lillo) e un guru (Greg) del comportamento femminile, in grado di conquistare qualsiasi donna coi suoi metodi infallibili.
Filippo (Lillo) dovrà prendere lezioni da Max (Greg) per cercare di rimettersi in pista dopo l’incidente e l’intervento di plastica che lo ha completamente trasformato: Filippo infatti era il miglior gigolò su piazza e aveva l’aspetto di Francesco Arca. Insomma un bel salto nel vuoto. Durante quest’avventura comica l’ex sciupafemmine per la prima volta si innamorerà. La fortunata (?) è Juanita (Maryna), figlia di una coppia di pericolosi narcotrafficanti colombiani: Joaquim (Corrado Guzzanti) e Maria (Ilaria Spada).
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Lillo e Greg idoli delle donne
Nel film Lillo prende lezioni da Greg, ma nella realtà come se la cavavano con le donne? “Ero un disastro”, afferma Lillo, “ero di una timidezza inaudita, impacciatissimo e goffissimo. Ho lavorato un po’ su me stesso per cercare di migliorarmi”. “Mi divertiva un sacco vederlo rimorchiare”, racconta Greg, “mi mettevo in prima fila coi pop-corn: era accondiscendente come non mai”. Una volta ricordo che da metallaro accanito mi sono trovato in un concerto di Claudio Baglioni a cantare ‘Passerotto non andare via’”, ammette Lillo, “si fa di tutto per amore”.
“Io non tradirei la mia fede musicale”, assicura Greg, che sfoderava principalmente tre armi: “La cavalleria, l’umorismo e una certa arguzia per le letture e la musica”. Lillo invece puntava su una sola arma: “L’ironia”, dice, “facevo spesso divertire le donne, ma poi la timidezza mi bloccava e non riuscivo a farmi avanti”.
Durante la pandemia è esplosa la LOL-mania, e Lillo ne è stato uno dei protagonisti, sia della prima che della seconda edizione del programma di Prime Video. Dopo questa travolgente popolarità è cambiato l’equilibrio della vostra coppia comica? Chiediamo ai due. “No, anzi, ho notato che su YouTube sono raddoppiate le visualizzazioni dei nostri sketch”, afferma Lillo. “Dopo LOL ha iniziato a seguirci un pubblico che prima non ci seguiva”. “La mia paura era che il pubblico che sarebbe venuto a teatro fosse rimasto spiazzato di fronte a un altro tipo di umorismo”, dice Greg, “in realtà non è stato così”.
A proposito: Greg come ti vedresti a LOL? “Non è nelle mie corde”. “Claudio non è tipo da LOL”, conferma senza mezzi termini l’amico. “Abbiamo due caratteri diversi: io sono più viscerale e istintivo. LOL è un gioco, non un programma comico, devi improvvisare e dire qualsiasi battuta che ti viene di getto. Il cazzeggio è il suo bello. Greg ha una comicità riflessiva, basata sulla scrittura, lì non hai tempo di riflettere, però vincerebbe facendo scena muta”.