Julianne Moore, diva da Oscar che non ha paura di essere la "Milf" perfetta

Di nuovo candidata all'Oscar. E di nuovo come migliore attrice. E' la quinta volta per una interprete che fa collezione di premi e di nomination. Nel dettaglio, oltre agli Academy Award: Coppa Volpi al Festival di Venezia con Lontano dal paradiso (2002), l'Orso d'argento al Festival di Berlino per The Hours (2003), il Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes per Maps to the Stars (2014) e il Golden Globe e SAG Award come migliore attrice in un film drammatico per la sua interpretazione in Still Alice nel 2015. Per il quale Julianne Moore è in corsa per la più ambita statuetta che venga tributata dall'industria cinematografica.  A 54 anni la diva è più che mai sulla cresta dell'onda e si divide tra due fronti di interpretazione.

Donna tormentata e  seduttrice irresistibile - Una delle costanti della carriera di Julia Anne Smith (questo il suo vero nome) sono i ritratti perfetti di donne in crisi, nevrotiche, piene di rimorsi oppure ribelli rispetto a situazioni che non tollerano più (come in America Oggi o Lontano dal Paradiso). La Moore è diventata i molti volti di una femminilità complessa, fragile e forte allo stesso tempo, e sempre velata di grande erotismo, anche nelle storie più drammatiche. Ecco perché alla affermata cinquantenne che improvvisamente si imbatte nell'Alzheimer di Still Alice, per cui corre agli Oscar, si sommano i molti ruoli di matura seduttrice collezionati negli anni.

"La Milf perfetta" - Così è stata ironicamente soprannominata negli Usa Julianne Moore. Dati i suoi molti ruoli con scene di seduzione, sesso, eros come potere di volta in volta esercitato sugli altri e dagli altri subito. Dalla amante dirompente di Fine della storia, fino alla matura pornostar di Boogie Night. Dalla attrice che ha perso se stessa e cerca nella seduzione il modo di riaffermarsi di Maps To The Stars (con torrida scena di sesso in limousine assieme a Robert "Twilight" Pattinson) fino alla confusa ma sensuale English Teacher che ritrova alla cattedra (nel vero senso della parola) un suo allievo prediletto. Senza dimenticare la lesbica che ha una pasticciatissima relazione erotica con il suo inseminatore in I ragazzi stanno bene, la madre incestuosa e autodistruttiva di Savage Grace e, infine, la donna matura che salva il malato di porno online in Don Jon, riuscendo dove aveva fallito la freschezza di Scarlett Johansson. Diva coraggiosa, Julianne Moore, che non ha paura di esporsi. Era chiaro fin da uno dei suoi primi ruoli, quando in America Oggi Robert Altman la filmò in un duro scontro di coppia. Vestita solo dalla vita in su.